Sangue nelle urine del tuo cane? Potrebbe essere cistite.

cistite nel cane

Vedere del sangue nelle urine è evenienza possibile e anzi piuttosto frequente. Una delle cause è la cistite nel cane, sia maschio che femmina.

In questo articolo cercherò di spiegarti a cosa è dovuta e come si tratta questa fastidiosa malattia.

La cistite nel cane.

La cistite non è altro che una infiammazione della vescica, il sacchetto che raccoglie e contiene le urine. E’ patologia piuttosto frequente anche nel gatto e ne abbiamo parlato ampiamente in questo articolo.

La cistite fa parte di un gruppo di malattie note con il nome di sindrome delle basse vie urinarie, un insieme di patologie a cause multifattoriali che coinvolgono appunto questo distretto dell’organismo: uretra e vescica, nella femmina e anche prostata nel maschio.

calcoli renali nel cane apparato genito urinario

Bladder= vescica

 

Mentre nel gatto la forma più frequente è la cistite idiopatica, causata soprattutto da stress e/o da causa sconosciuta, nel cane sono soprattutto i batteri i responsabili più frequenti.

Cause di cistite nei cani.

Le cause di cistite canina e più in generale di LUTD (Low Urinary Track Disease, la sindrome delle basse vie urinarie appunto) possono essere di varia natura.
Tra queste troviamo:

  • diabete mellito;
  • le urolitiasi (calcoli);
  • piometra;
  • tumori vescicali (raro il Carcinoma delle Cellule di Transizione);
  • anomalie congenite;
  • infezioni da virus, batteri, funghi, parassiti;
  • iatrogene, cioè provocate da trattamenti, sia farmacologici che chirurgici (antibiotico resistenza, cateterismo, complicanze da cistocentesi, uretrostomia);
  • neurologiche (da insufficiente svuotamento della vescica);
  • tossiche, per reazioni avverse a i farmaci.   (Fonte: mod. da Osborne et al, 20002)

Anche l’età sembra essere un fattore predisponente, manifestandosi più frequentemente nei soggetti adulti/anziani piuttosto che in quelli giovani, con incidenza 4  volte superiore in soggetti tra i 4 e i 7 anni e innalzandosi ulteriormente con l’avanzare dell’età (Fig 1)

Sintomi di cistite canina: come si manifesta?

A prescindere dalla causa scatenante, quando un cane ha la cistite presenta sintomi legati per lo più ad infiammazione della vescica, piuttosto aspecifici, quindi non direttamente riconducibili immediatamente a questa malattia.

I sintomi sono:

  • minzione più frequente del solito (pollachiuria);
  • presenza di sangue nelle urine (ematuria) che si può manifestare con colorazione delle urine rosate, oppure con grumi di sangue;
  • difficoltà a mingere (disuria): il cane fa più tentativi senza riuscire ad emettere urina;
  • dolore mentre urina (stranguria), si agita quando deve farla, o si lamenta;
  • incontinenza urinaria, per cui perde urina involontariamente.

Oltre a questi segni legati prettamente alla minzione, ce ne possono essere altri di tipo comportamentale:

  • si lecca spesso i genitali, fino a perdere il pelo vicino al prepuzio nel maschio o zona perineale nella femmina;
  • dimostra dolore all’addome e ha atteggiamento antalgico, addome incurvato e teso;
  • non si lascia toccare volentieri l’addome;
  • può diventare più aggressivo, irrequieto.

Potrà inoltre mostrare segni di malessere generale quali:

  • abbattimento;
  • inappetenza;

Il motivo della sintomatologia legata alle alterazioni della minzione risiede nel fatto che a causa dell’infiammazione si hanno delle modificazioni nel normale riflesso di svuotamento e riempimento della vescica che diventa iperattiva.
I meccanismi di questo fenomeno sono legati a diversi fattori sia chimici che cellulari.

Tra le cause più frequenti di cistite nel cane sono le calcolosi, sia di struvite che di ossalati.
Una più o meno grande quantità di sabbia si deposita nella vescica irritandola fortemente e portando quindi alla manifestazione dei sintomi che però, possono farsi attendere anche parecchio tempo.

Risulterà quindi fondamentale effettuare controlli regolari con esami delle urine anche quando non c’è sangue nelle urine o altri sintomi al fine di potersi accorgere per tempo della sua presenza.

Come capire che si tratta di cistite? Come effettuare la diagnosi.

Una volta che si sono manifestati i sintomi che ti ho descritto, dovrai portare il cane dal tuo veterinario di fiducia.
Il medico dovrà quindi, oltre che raccogliere tutti i dati riguardanti l’animale, ivi compresa la qualità dell’alimentazione, fare una visita rigorosa e poi effettuare degli esami specifici alle urine.

Queste potranno essere raccolte manualmente dal proprietario per fare un primo accertamento.
Per verificare però la presenza di batteri non contaminanti sarà necessario effettuare un prelievo delle urine attraverso cistocentesi: un prelievo delle urine direttamente dalla vescica fatto in leggera sedazione (se necessaria)  guida dell’ecografo e che consente di prelevare le urine “sterili”, cioè con batteri sicuramente presenti nell’urina e non provenienti dal terreno ad esempio o dal contenitore in cui sono state contenute.

Nelle affezioni delle basse vie urinarie sono i batteri a riuscire a proliferare in modo importante, a causa della presenza di calcoli, oppure di una diminuita capacità di difesa dell’organismo.
Possono arrivare dall’uretra ad esempio e quindi devono necessariamente essere riconosciuti e “tipizzati”, attraverso un esame chiamato antibiogramma, che verificherà anche l’antibiotico a cui sono maggiormente sensibili.

Oltre a questi esami poi, sarà necessario effettuare altri accertamenti diagnostici al fine di scartare altre cause di cistite e quindi non solo la presenza di batteri.

In particolare sarebbe utile fare un esame ecografico, per valutare la presenza di calcoli, in caso fossero presenti nelle urine e che non siano dislocati anche più in alto nelle vie urinarie.
Sarà necessario anche controllare che non ci si trovi di fronte a piometra che potrebbe essere una causa nella femmina intera, e questo sarà possibile già dalla visita iniziale.

Esami del sangue potranno inoltre mettere in evidenza possibili riscontri di insufficienza renale, che presenta sintomi iniziali simili.

cistite nel cane urina sangue

Terapia antibiotica nella cistite emorragica del cane.

Nella cistite, soprattutto se c’è del sangue è sempre l’antibiotico il trattamento d’elezione.

Non mi soffermerò sul dirti quale sarà da somministrare perché la scelta dovrà essere fatta in base alla storia del tuo cane e alle evidenze degli esami a cui dovrà essere sottoposto.

Ciò su cui invece vorrei soffermarmi, è il metodo di somministrazione e la durata del trattamento.

La cistite nel cane, quanto dura?

E’ domanda che mi fanno spesso ed in effetti è lecita, perché in certe condizioni può durare anche più settimane, soprattutto se non si ha l’accortezza di affrontare il trattamento nel modo più corretto, se si interrompe anzitempo, se non si somministra l’antibiotico giusto.

Inoltre ci potrebbero essere delle recidive al termine del trattamento.

Quando questo dovesse accadere, potrebbe essere dovuto a:

  • errato trattamento antibiotico;
  • precoce sospensione della terapia (non interrompere l’antibiotico prima del tempo indicato dal medico, potresti creare dei fenomeni di resistenza per cui i batteri diventano meno sensibili al farmaco!!);
  • possibile malattia sottostante (non diagnosticata) che non consente la guarigione, ad esempio una forma tumorale, o calcoli.

Vediamo quindi alcuni consigli:

  • individuare il giusto antibiotico attraverso l’esame batteriologico;
  • valutare il dosaggio del farmaco, anche prendendo in considerazione il fatto che nelle urine viene riscontrato a concentrazioni più alte, visto che viene escreto attraverso il sistema urinario;
  • fare attenzione alla frequenza di somministrazione di ogni farmaco: ogni 8, 12 o 24 ore in base alla molecole scelta.

Tip

cercare di somministrare il farmaco dopo che il paziente ha urinato, in modo che venga meno diluito nelle urine!

Altri farmaci che potrebbero essere d’aiuto nell’alleviare i sintomi, quali ad esempio antispastici, analgesici e integratori per acidificare/basificare le urine, soprattutto in caso di cistite da calcolosi.

E’ inoltre importante fare urocolture durante e dopo la fine del trattamento (7-10 giorni dopo) al fine di verificare l’efficacia della terapia.

La valutazione della funzionalità renale in queste patologie è molto importante in quanto il dosaggio dei farmaci dovrà essere modulato, soprattutto durante la terapia di mantenimento, al fine di non creare ulteriori danni all’organo, visto che gli antibiotici vengono escreti proprio a livello renale, come già ricordato!

L’alimentazione del cane con cistite è parte integrante della terapia. Per questo la Dottoressa Barera ha fatto un articolo dedicato proprio a questo argomento. Puoi leggerlo da qui.

Bene per oggi è tutto.

Se il tuo cane soffre di cistite ricorrente, prova a parlarne con il tuo veterinario e rivaluta la situazione, ma se vuoi una consulenza, puoi contattarci da qui.

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Bibliografia

David Senior. Urinary tract infection – bacterial. Nephrology and Urology of Small Animals. Edited by J. Bartges and
D. Polzin. Blackwell Publishing Ltd. 2011: 710-716.

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